Atti 25:17
La difesa davanti a Festo
Atti 25:17
Essendo eglino adunque venuti qua, io, senza indugio, il giorno seguente, sedendo in sul tribunale, comandai che quell’uomo mi fosse menato davanti.
Versetti Adiacenti
Versetto Precedente
Atti 25:16
A’ quali risposi che non è l’usanza de’ Romani di donare alcuno, per farlo morire, avanti che l’accusato abbia gli accusatori in faccia e gli sia stato dato luogo di purgarsi dell’accusa.
Versetto Successivo
Atti 25:18
Contro al quale gli accusatori, essendo compariti, non proposero alcuna accusa delle cose che io sospettava.