Atti 26:19
La difesa davanti ad Agrippa
Atti 26:19

Perciò, o re Agrippa, io non sono stato disubbidiente alla celeste apparizione.
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Atti 26:18
per aprir loro gli occhi, e convertirli dalle tenebre alla luce, e dalla podestà di Satana a Dio; acciocchè ricevano, per la fede in me, remission de’ peccati, e sorte fra i santificati.
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Atti 26:20
Anzi, prima a que’ di Damasco, e poi in Gerusalemme, e per tutto il paese della Giudea, ed a’ Gentili, ho annunziato che si ravveggano, e si convertano a Dio, facendo opere convenevoli al ravvedimento.